9 maggio: l’Europa 75 anni dopo la dichiarazione Schuman

Alfredo De Feo

Il 9 maggio è una data importante per l’Europa: la dichiarazione lanciata da Robert Schuman nel 1950 segna l’inizio del progetto europeo ed apre un periodo di pace senza precedenti nella storia dei nostri paesi.

L’idea di costruire la pace in Europa attraverso una collaborazione tra gli Stati, era nata con il Manifesto di Ventotene di Spinelli, Rossi e Colorni e con le esortazioni di Winston Churchill, nei celebri discorsi di Zurigo e dell’Aja. Ma fu Robert Schuman, ministro degli esteri francese, che concretamente raccolse la sfida facendo un appello agli altri Stati. Traducendo la spinta ideale di Spinelli ed altri in azione politica.

L’8 maggio, Robert Schuman presentò il suo piano, preparato nella più grande discrezione insieme a Jean Monnet.  ai ministri dell’Economia del Regno Unito, dell’Italia e dei tre paesi del Benelux. La sera dell’8 maggio, tutti i documenti preparatori furono distrutti. Dopo l’assenso dei Ministri dei 5 paesi,  Schuman inviò un  suo emissario personale a Bonn che informò Konrad Adenauer della proposta francese. La mattina del giorno successivo, appena ricevuta la notizia della reazione entusiasta del Cancelliere  Adenauer, Schuman informò il Governo francese e convocò la conferenza stampa che si sarebbe tenuta al Quai d’Orsay il 9 maggio alle 18.

Robert Schuman presento’ cosi la dichiarazione che avrebbe aperto la strada al processo di integrazione, per piccoli passi, dei sei paesi fondatori della Comunità europea.

La dichiarazione Schuman formulò in modo semplice una serie di obbiettivi che vennero condivisi da statisti come Konrad Adenauer ed Alcide De Gasperi e dai paesi del Benelux. Piccolo particolare le discussioni tra i tre leader dei paesi del dopoguerra avvenivano in tedesco.

Il  linguaggio della dichiarazione è semplice, indica l’obiettivo ambizioso, costruire l’unità dell’Europa, ma in modo realistico « Europa non potrà farsi un una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto.

La motivazione profonda della Dichiarazione, si ritrova nelle prime righe L’Europa

non è stata fatta : abbiamo avuto la guerra…..La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionata ai pericoli che la minacciano.

 

Quindi il 9 maggio 1950 pone l’obiettivo di costruire e preservare la pace.

 

Il ricordo di un anniversario importante non deve però essere un momento rivolto solo al passato ma guardare al presente ed al futuro. L’Europa si è costruita per tappe.  Jean Monnet sosteneva che  l’Europa sarà forgiata nelle crisi e sarà il risultato delle risposte alle crisi. Quando tutto sembrava finito, ma poi tutto ripartiva. Questo ci rende fiduciosi.

 

Nell’Europa di Delors dominava uno idealismo europeo: la realizzazione del Mercato Unico, la caduta del muro di Berlino, l’entusiasmo per le nascenti democrazie nell’europa centrale ed orientale, ed infine, ma non ultimo, la nascita della moneta unica.

L’alba del nuovo millennio ha visto crescere un certo scetticismo sul processo di integrazione. Le difficoltà di integrazione dei paesi entrati a far parte dell’Unione Europea, le crisi finanziare e le crisi dell’Euro, la Brexit, la pandemia, l’espansionismo russo ed infine il cambio di amministrazione negli Stati Uniti obbligano l’Europa di oggi ad una prova difficile il cui risultato non è scontato.

 

D’altra parte intorno a queste crisi si è ricreata una rinnovata unità europea, che ha permesso di negoziare compatti con il Regno unito, di sostenere l’Ucraina, di lanciare il debito comune con il piano di ripresa e resilienza, tutti elementi che, pur con i problemi di applicazione, che hanno ridato speranza e senso di appartenenza Europea ad una maggioranza di cittadini europei.

 

Detto questo, non si possono nascondere segnali preoccupanti: la crescita di partiti nazionalisti e pro russi in molti paesi europei, gli attacchi della nuova amministrazione americana per dividere l’Europa. Lo scenario geopolitico stanno cambiando, ma l’equilibrio non è stato ancora raggiunto. Tutte le dichiarazioni dal Presidente Trump, alla Presidente von der Leyen alla Presidente Meloni e di tutti i leader mondiali fanno parte di un tatticismo che dovrà trovare un punto di caduta.

 

L’Europa ha certo delle debolezze, soprattutto sul piano tecnologico, nella capacità di innovare, debolezze che in buona parte sono attribuili alla non-Europa, cioè tutto quello che l’Europa avrebbe potuto fare ma non ha, ancora, fatto. Le conclusioni del Rapporto Letta sul completamento del mercato unico, e di quello di Mario Draghi sul rilancio della competitività europea ed infine le raccomandazioni della Presidente della BCE Christine Lagarde, che incita a procedere speditamente sulle riforme, danno speranza che ci sono gli spazi per un rilancio europeo.

 

Per concludere, l’Europa ha molte armi per difendere la propria sovranità ed il proprio modello di sviluppo. Non possiamo che augurarci che gli Stati, sotto  l’impulso ed il coordinamento delle Istituzioni europee, prendano le decisioni coraggiose, come hanno saputo fare in passato, perché è cosi che l’Europa di oggi funziona e non ci si deve nascondere dietro il paravento dell’unanimità. Già in passato molte decisioni importanti sono state prese dagli Stati che ci hanno creduto, lasciando la porta aperta agli altri, cosi è stato per la creazione dell’Euro, per l’accordo di Schengen sull’abolizione delle frontiere interne all’Unione. L’Europa dei volenterosi permetterà di fare un balzo in avanti anche in questa crisi.

 

https://www.cvce.eu/en/obj/ninth_and_final_draft_of_the_schuman_declaration_6_may_1950-en-4909847d-df12-4c67-83d2-8e0978da025b.html

Le ultime news dalla Fondazione Collegio Europeo di Parma

Scopri tutte le news
6 Maggio 2025

L’Europa a 75 anni dalla Dichiarazione Schuman: da un sogno di pace ad una sfida ...

Leggi tutto
8 Aprile 2025

Iscriviti al DASE per contare nell’Europa di domani

Leggi tutto
25 Febbraio 2025

Stage experience a Bruxelles: Un ponte verso l’Europa

Leggi tutto

Contattaci per ricevere maggiori informazioni